Le parti di te che hai sepolto stanno bussando: come riconoscere i segnali che non puoi più ignorare


Molte persone credono di essersi perse all’improvviso, ma non è così. Di solito ti perdi lentamente, un pezzo alla volta, nei momenti in cui hai dovuto essere forte, trattenere tutto, tappare crepe che non sapevi gestire. E in quella resistenza hai sepolto parti di te per sopravvivere. Non perché volevi farlo, ma perché era l’unico modo per andare avanti. Il problema è che ciò che seppellisci non muore. Resta lì, sottoterra, e prima o poi torna a farsi sentire. All’inizio con piccoli graffi: inquietudine, stanchezza emotiva, difficoltà a respirare bene, una sensazione costante di essere fuori posto. Poi arrivano le crepe più visibili: la voce che non riconosci, il sorriso forzato, il senso di vivere in automatico. Il coaching inizia proprio qui, nel punto in cui ciò che hai sepolto chiede di risalire. Serve a riportarti alla luce, a recuperare i pezzi lasciati indietro, a sciogliere ciò che da solo non riesci più a nominare. Non sei rotto: sei interrotto. E puoi tornare a te stesso.


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