La mancanza non è un segnale per tornare indietro, ma una conferma che stai andando avanti. Ogni volta che senti un vuoto dentro, ricordati che non tutto ciò che manca deve essere recuperato. A volte ciò che manca è proprio ciò che ti ha insegnato qualcosa, ciò che ti ha fatto crescere, ciò che ti ha lasciato la forza per cambiare. Non sei debole perché senti la nostalgia, sei umano, ma la vera forza sta nel non permettere alla nostalgia di diventare una catena. Voltare pagina non significa dimenticare, significa scegliere di scrivere un capitolo nuovo con una penna diversa, con una consapevolezza nuova, con una visione più chiara di ciò che meriti. Non tutte le persone che hanno fatto parte della tua storia devono far parte anche del tuo futuro. Se hai camminato con qualcuno per un tratto e poi le strade si sono divise, accetta che sia così. Riaccogliere nella tua vita chi ti ha spezzato, chi non ha saputo vederti davvero, chi non ha costruito ma ha solo consumato, significa rallentare la tua corsa verso il cambiamento. La fiducia in te stesso rinasce quando impari a sceglierti, quando smetti di cercare la tua felicità negli occhi degli altri e inizi a guardarti allo specchio con rispetto, con orgoglio, con amore. Non esiste crescita senza distacco, non esiste rinascita senza separazione. Il dolore della mancanza è una fase, un passaggio, non un punto di arrivo. Ogni passo che fai verso la tua nuova versione è un passo che allontana le vecchie abitudini, le vecchie dipendenze affettive, i vecchi compromessi. È normale sentire la mancanza, ma è rivoluzionario scegliere di non tornare. Tu non sei ciò che hai perso, tu sei ciò che scegli di costruire oggi. E oggi puoi scegliere di riprenderti la tua vita, i tuoi sogni, la tua direzione. Anche se fa male. Anche se ti manca. Anche se hai paura. Perché la tua libertà vale più di ogni legame sbagliato. E la tua felicità inizia nel momento in cui smetti di cercare fuori ciò che hai sempre avuto dentro.